Hugging Face lancia ChatGPT 2.0, la nuova potente piattaforma di intelligenza artificiale per sfidare i giganti del settore.
Hugging Face, la startup di intelligenza artificiale supportata da decine di milioni di dollari di venture capital, ha rilasciato una versione open source dell’ormai famoso Chatbot AI, ChatGPT, chiamata HuggingChat.
HuggingChat è disponibile per il testing attraverso un’interfaccia web e per l’integrazione con le app e i servizi esistenti tramite l’API di Hugging Face.
Il modello di intelligenza artificiale alla base di HuggingChat è stato sviluppato da Open Assistant, un progetto organizzato da LAION – l’organizzazione no-profit tedesca responsabile della creazione del set di dati con cui è stato addestrato Stable Diffusion, il modello di intelligenza artificiale che converte testo in immagini.
Open Assistant si prefigge di replicare ChatGPT, ma il gruppo, composto principalmente da volontari, ha ambizioni più ampie.
“Siamo determinati a costruire l’assistente del futuro, in grado non solo di scrivere email e lettere di presentazione, ma di svolgere un lavoro significativo, utilizzare API, ricercare dinamicamente informazioni e molto altro ancora, con la possibilità di essere personalizzato ed esteso da chiunque”, scrive Open Assistant sulla sua pagina GitHub.
“E vogliamo farlo in modo aperto e accessibile, il che significa che non dobbiamo solo costruire un grande assistente, ma renderlo anche abbastanza piccolo ed efficiente da poter funzionare su hardware di consumo”.
Tuttavia, la strada che hugging face dovrà percorrere è ancora molta.
Come accade con tutti i modelli di generazione di testo, HuggingChat può facilmente deviare a seconda delle domande a cui viene sottoposto – una circostanza che Hugging Face riconosce nei dettagli.
In merito all’esito delle elezioni presidenziali del 2020 negli Stati Uniti, c’è molta incertezza e confusione.

Alcuni ricercatori hanno criticato la pubblicazione di modelli open source come StableLM in passato, sostenendo che siano difettosi e possano essere utilizzati per scopi maliziosi come la creazione di email di phishing.
Tuttavia, altri fanno notare che anche i modelli commerciali a cui si accede solo tramite un portale, come ChatGPT, molti dei quali hanno filtri e sistemi di moderazione, sono stati dimostrati essere imperfetti ed esposti ad abusi.
Indipendentemente da quale sia il lato del dibattito a cui ci si riferisce, sembra chiaro che la spinta verso l’open source non sta rallentando.
Le questioni sollevate dai ricercatori sono valide e meritano attenzione, ma ci sono anche molti vantaggi nell’avere modelli di intelligenza artificiale open source che possono essere utilizzati e migliorati da chiunque abbia la capacità e la volontà di farlo.
In definitiva, la comunità della tecnologia dell’informazione dovrà continuare a trovare un equilibrio tra la condivisione delle conoscenze e la protezione da eventuali utilizzi scorretti.
Siamo in un’epoca in cui la tecnologia evolve rapidamente e dobbiamo lavorare insieme per garantire che possa essere utilizzata in modo sicuro e responsabile.